Emozioni e Religiosità


Le emozioni, con la loro funzione meta di indicare come guardiamo, inducono la funzione meta-meta di osservare il nostro guardare.

La religiosità è il processo ricorsivo dell’osservare il guardare.

La religiosità diventa religione quando questo processo diventa forma statica, il ‘guardato’, l’interpretazione di uno sguardo che, mentre e poiché si dice corretto, nega i suoi presupposti e l’azione di responsabilità nel fare attenzione e nell’accorgersi di come si fa attenzione (nell'osservare, e nell'osservare come si osserva).

Per trasformare la religiosità in religione basta negare il suo essere osservare come si osserva (il vuoto nella circolarità dell’epistemologia), negare le emozioni (il corpo) e la loro funzione meta (il proprio onesto/consapevole egoismo), PSR.